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Centro Odontoiatrico di Monaco

Viale Trieste, 65 San Prisco (CE)

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Aut. San. n.3/2016 del 12/05/2016

 


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Faq

In questa pagina troverai le risposte alle domande più frequenti relative ai nostri servizi. Leggile tutte oppure raggiungi direttamente la sezione che ti interessa:

Prevenzione

Ogni quanto tempo devo fare la visita di controllo?
La visita di controllo deve essere effettuata almeno una volta ogni 6 mesi. Quest'arco di tempo serve per avere un controllo costante della situazione orale dei pazienti e soprattutto per intercettare eventuali problemi in maniera tempestiva e precoce, in modo da poter assicurare il miglior trattamento ed evitare ulteriori peggioramenti.

 

E' davvero importante eseguire la radiografia?
La radiografia rappresenta un ausilio indispensabile per poter effettuare una corretta diagnosi e un valido piano di trattamento. Per la particolare conformazione della nostra bocca e per le patologie che la possono colpire, molte cose semplicemente non possono essere viste dall'esterno e una semplice radiografia panoramica permette di valutare con precisione la situazione interna ai denti e alle ossa. 

 

Come deve essere lo spazzolino? Ogni quanto va cambiato?
Lo spazzolino deve avere caratteristiche ben precise: il manico diritto, una testina poco ingombrante per raggiungere facilmente ogni parte della bocca, setole artificiali, morbide o medie, assolutamente non dure. Le setole devono essere integre, di pari lunghezza e perfettamente dritte. Non appena perde queste caratteristiche strutturali e di funzionalità lo spazzolino va cambiato, in genere ogni 1-2 mesi.

 

Qual è il dentifricio migliore?
Non esiste un dentifricio migliore, bensì il dentifricio ideale per ogni situazione. Per chi non ha particolari problemi è indicato un dentifricio al fluoro, chi ha problemi di sensibilità dentale può usare un dentifricio desensibilizzante, mentre chi ha problemi parodontali può usare i dentifrici appositi. Sicuramente sono da evitare i dentifrici sbiancanti abrasivi, perchè con l'uso costante consumano lo smalto dentale e rovinano i denti.

 

Ho i denti molto sensibili, quali sono le cause ed i rimedi?
L'ipersensibilità dentale può riconoscere quattro cause principali: carie, parodontite, colletti dentali esposti da recessioni gengivali e ricostruzioni profonde effettuate di recente. I primi tre casi vengono risolti in studio con dei trattamenti specifici, mentre l'ultimo caso è generalmente transitorio e si risolve spontaneamente nel giro di qualche giorno.

 

Come si spazzolano i denti?
I denti si spazzolano uno o due per volta, con movimenti rotatori dalla gengiva verso il dente, facendo entrare delicatamente le setole nel solco gengivale. Tutte le superfici dei denti devono essere pulite accuratamente, al fine di eliminare placca e residui di cibo. Lo spazzolamento deve essere delicato e leggero, in quanto una eccessiva forza potrebbe procurare abrasioni del dente, lesioni alle gengive.

 

Ho perso un dente, cosa succede se non lo sostituisco?
Se non si sostituisce un dente perso i denti vicini allo spazio rimasto vuoto si inclinano e tendono ad occuparlo, l'osso pian piano scompare, e il dente antagonista dell'arcata opposta tende ad estrudere. La masticazione perde la sua efficacia e ovviamente c'è un danno estetico se lo spazio vuoto si trova in una regione visibile. Maggiore è il numero dei denti mancanti, più gravi sono le modifiche descritte.

 

Qual è la causa dell'alitosi? Come posso combatterla?
Le causa dell'alitosi possono essere molteplici, tuttavia la cattiva igiene orale ed il fumo sono quelle più frequenti. L'alitosi può essere facilmente risolta effettuando una seduta di igiene professionale, migliorando la propria igiene orale domiciliare e utilizzando collutori.

Come individuare la placca?
La placca batterica è poco visibile ad occhio nudo. Per individuarla si può ricorrere a particolari pastiglie che contengono un colorante innocuo, facilmente trovabili in farmacia. Una volta sciolte in bocca, colorano di rosso la placca mettendo in evidenza le zone non completamente pulite, e possono essere un valido aiuto per migliorare le proprie tecniche di igiene orale.

 

Sbiancamento

Come funziona lo sbiancamento?

Al paziente viene fornita una mascherina fatta su misura e il gel sbiancante. La mascherina con il gel all'interno viene indossata la notte, per il tempo necessario ad ottenere lo sbiancamento desiderato, in genere 7-10 giorni. L'agente sbiancante attivo entra nello smalto dove rilascia radicali liberi d'ossigeno che disgregano le macchie e così il dente apparirà piu luminoso.

Lo sbiancamento rovina i denti?
Lo sbiancamento professionale è sicuro e le sostanze sbiancanti non sono dannose per lo smalto. Durante o dopo lo sbiancamento i denti possono diventare temporaneamente più sensibili, ma cio è normale ed è collegato al meccanismo d'azione del gel che penetra nel dente. Basterà astenersi dal bere sostanze troppo fredde o troppo calde per la durata del trattamento.

 

Quanto si sbiancano i denti?
L’entità dello sbiancamento è soggettiva e dipende dal tipo di macchie presenti sui denti, dal grado di ingiallimento e dal tempo del trattamento. Le sostanze sbiancanti ovviamente non agiscono se i denti sono coperti da tartaro o macchie di fumo e per questo motivo prima dello sbiancamento è necessario effettuare una seduta di igiene professionale.

Implantologia

Cosa è un impianto dentale?
Un impianto dentale è una radice artificiale in titanio biocompatibile che sostituisce la radice del dente perso. Sull'impianto è poi possibile inserire una corona protesica con la forma del dente mancante.

Mettere un impianto è doloroso? 

L'intervento per mettere un impianto viene effettuato sotto anestesia locale, la stessa che viene eseguita per fare le estrazioni, quindi non è assolutamente doloroso. Nei giorni successivi all'intervento ci può essere un leggero fastidio all'area trattata, facilmente gestibile con normali terapie antibiotiche e antiinfiammatorie.

 

Quali sono i vantaggi di un impianto?
Dal punto di vista biologico l' impianto mantiene sani i denti adiacenti, in quanto non è necessario limarli come avviene con i ponti, ed evita che l'osso scompaia. Dal punto di vista estetico-funzionale, l'impianto è molto simile al dente naturale, si adatta alla persona, conferendogli un sorriso naturale, migliorando l'aspetto e la funzionalità della bocca.

Voglio mettere un impianto ma non ho osso sufficiente, esistono tecniche per far ricrescere l'osso?
Si. Le più recenti tecnologie prevedono l'utilizzo di innesti di materiali sintetici, appositamente formulati per permettere la rigenerazione ossea guidata. Grazie a questi innesti è possibile aumentare la quantità di osso presente e di intraprendere una terapia implantare.

Quanto può durare un impianto dentale?
Un impianto dentale, se opportunamete mantenuto,può avere una durata di 25-30 anni. La vita di un impianto dentale dipende da tanti fattori legati alle abitudini dell'individuo quali l'igiene, il fumo, le malattie preesistenti ad esempio diabete. Importante è attenersi ai controlli periodici durante i quali è controllata l'igiene orale, viene eseguita l'igiene professionale e si motiva e consiglia il paziente.

E' possibile il rigetto di un impianto?
No, non è possibile perchè il materiale che si usa è il titanio medicale, lo stesso che viene utilizzato nelle protesi ortopediche, totalmente biocompatibile e ben accettato dall'organismo. Quello che potrebbe verificarsi è una mancata osteointegrazione, ovvero l'osso non si salda attorno all'impianto, e questa cosa purtroppo non è prevedibile.

E' meglio un ponte o un impianto per sostituire un dente?
In linea generale, se c'è osso a disposizione, l'impianto è la scelta più indicata per sostituire un dente perso. Ovviamente ogni caso è da valutare singolarmente in base alle condizioni orali e generali nonchè alle esigenze e aspettative del paziente. 

Ortodonzia

Qual è il momento migliore per iniziare un trattamento ortodontico?
Generalmente un trattamento ortodontico viene iniziato tra i 10 e i 14 anni.  In alcuni casi può essere necessario trattare i bambini già verso i 6/7 anni di età, ad esempio in caso di problemi scheletrici che potrebbero peggiorare con la crescita. In ogni caso, è di fondamentale importanza effettuare visite di controllo periodiche in modo da intercettare il prima possibile eventuali anomalie nella crescita e trattarle nel miglior modo possibile.

La dentatura di un bambino può sistemarsi da sola con la crescita?
No, la situazione non si risolve da sola. Nella zona dei denti anteriori, col passare degli anni lo spazio non aumenta, pertanto dopo che spuntano i molari permanenti lo spazio a disposizione diminuisce e l'affollamento dentale potrebbe aggravarsi.

Prima di mettere l'apparecchio è necessario estrarre il dente del giudizio?
Non sempre. In alcuni casi può capitare che il dente del giudizio, nel suo movimento di eruzione in bocca, spinga gli altri denti e ne determini un accavallamento. In questo caso è opportuno estrarre il dente del giudizio, sia per eliminare la sua azione di spinta sia per creare lo spazio necessario per l'allineamento degli altri denti.

 

Come funziona l'ortodonzia con mascherine invisibili?

Le mascherine ortodontiche invisibili sono degli allineatori sequenziali quindi vengono sostituite ogni 10-15 giorni a seconda delle indicazioni di ogni singolo caso. Ogni allineatore determina un piccolo spostamento dei denti e la sequenza di tutti i movimenti porta al risultato finale. Gli allineatori vanno indossati sempre, sia di giorno che di notte, e si tolgono solo per mangiare e per lavare i denti.

Quali sono i vantaggi delle mascherine Invisalign rispetto agli apparecchi tradizionali?
Oltre ai vantaggi estetici e di comodità gli apparecchi Invisalign garantiscono una migliore igiene orale perchè possono essere rimossi per spazzolare i denti. Si evita ogni tipo di allergia al metallo degli attacchi e dei fili e permettono una migliore pianificazione del trattamento ortodontico grazie ai software dedicati.

Ho già portato l'apparecchio tradizionale ma i miei denti si sono spostati, posso sistemarli con Invisalign?

Sì, gli allineatori trasparenti Invisalign possono essere un rimedio a quasi tutti i problemi comuni di raddrizzamento dei denti, dai casi più semplici a quelli più complessi. Se i denti si sono spostati vuol dire che c'è stata una recidiva ed è quindi fondamentale usare un meccanismo di mantenimento del risultato finale.

Odontoiatria Pediatrica

A che età fare la prima visita odontoiatrica?
La dentatura da latte è completa attorno ai 3 anni per cui è opportuno fare un controllo a questa età, anche per far prendere confidenza al bambino con gli ambienti odontoiatrici. La prima visita odontoiatricha non deve essere mai posticipata oltre i 6 anni, quando compare il primo molare permanente e c'è la permuta degli incisivi, in modo da intercettare in maniera tempestiva e precoce eventuali anomalie.

A quale età è necessario iniziare a lavare i denti?
Una corretta igiene orale comincia fin dalla nascita. Per i neonati esistono in commercio spazzolini in silicone che sono in grado di pulire la bocca del bambino e abituarlo alla cura quotidiana dei denti. Quando poi i dentini erompono vanno lavati con uno spazzolino a setole morbide. In commercio esistono dentifrici ideati proprio per i più piccoli. Si può usare un dentifricio al fluoro, dal sapore neutro o dal sapore che più piace al bambino, in piccole quantità e prestando attenzione che non lo ingoi.

Odontoiatria Conservativa

Cosa è la carie?
La carie è una malattia multifattoriale, ovvero dipende da diversi fattori che messi insieme ne causano l'insorgenza. Alcuni di questi fattori sono la presenza di particolari batteri cariogeni, l'alimentazione ricca di zuccheri, una scorretta igiene orale, particolari conformazioni dei denti che favoriscono l'accumulo di cibo e batteri, la composizione della saliva. I batteri cariogeni utilizzano gli zuccheri della alimentazione come fonte di energia per la loro moltiplicazione, e producono sostanze acide che a contatto con i tessuti del dente ne provocano una dissoluzione, e quindi la carie.

Come si cura una carie?
La carie viene curata tramite le cosiddette otturazioni. Il dente viene prima ripulito dal tessuto cariato e infetto, e poi, mediante una particolare pasta dello stesso colore del dente chiamata composito, lo spazio vuoto viene riempito, ridonando al dente cariato estetica e funzione.

Le otturazioni in amalgama sono tossiche?
Le otturazioni in amalgama, volgarmente definite in piombo, potrebbero essere considerate tossiche perchè contengono al loro interno metalli, tra cui il mercurio. Ci sono studi contrastanti sulla effettiva tossicità sul nostro organismo di questa sostanza, anche perchè la quantità di mercurio rilasciata dall'otturazione in amalgama è molto piccola. In ogni caso l'uso dell'amalgama nelle otturazioni oggigiorno è praticamente scomparso, e si preferisce utilizzare il composito, materiale che ha una resa estetica superiore e che consente interventi molto meno invasivi.

Sono sempre attento alla mia igiene orale ma nonostante ciò ho delle carie, come mai?
La carie è una malattia che dipende da molti fattori, non solo dall'igiene orale, per cui può capitare che anche persone molto attente ne possano soffrire. L'unico rimedio a questa situazione è prestare una maggiore attenzione alle procedure di igiene orale e all'alimentazione e di sottoporsi a visite di controllo con costanza in modo da intercettare la carie quando è agli inizi, e quindi è più facile da trattare e con minore invasività.

Endodonzia

In cosa consiste la devitalizzazione?
La devitalizzazione è una procedura necessaria quando una carie profonda raggiunge la polpa di un dente e la infetta, rendendola infiammata e causa di dolore. Questa situazione viene definita pulpite, e tramite la devitalizzazione viene rimossa la polpa e viene ricostruito il dente. Lo scopo di questa terapia è sia quello immediato di risolvere l'infiammazione e il dolore ma anche quello preventivo di evitare che l'infezione possa espandersi fino alle ossa e causare danni maggiori.

Cosa succede se non curo la pulpite?
Una pulpite non curata, dopo una serie di eventi dolorosi, evolve in necrosi pulpare. Il contenuto necrotico e infetto presente nella radice va a contaminare la zona che circonda la radice del dente, e può determinare un ascesso dentale acuto o una infiammazione cronica. In alcuni casi l'infezione può diffondersi anche all'interno dell'organismo ed interessare organi come cuore, rene, polmoni.

Parodontologia

Ho le gengive gonfie e sanguinano quando spazzolo i denti, come mai?
Il gonfiore e il sanguinamento delle gengive sono segno di infiammazione dei tessuti e potresti avere una gengivite o una parodontite in atto. In questo caso è necessario eseguire subito una visita di controllo per valutare la situazione e per intervenire in modo da limitare i danni e evitare che la malattia progredisca.

Cosa sono gengivite e parodontite? Quali sono le differenze?
Sia la gengivite che la parodontite sono malattie infiammatorie dei tessuti che circondano il dente. La gengivite è più lieve e interessa solo la gengiva, ma se non trattata può evolvere in parodontite. La parodontite è una condizione più grave, che interessa tutto l'apparato di sostegno del dente, e che se lasciata incurata può portare ad una distruzione tale da determinare anche la perdita del dente.

Gnatologia

È possibile che mal di testa, mal di schiena e dolore cervicale abbiano origini a livello dell'articolazione della bocca?
Si, se l'articolazione non è perfettamente allineata, i muscoli di testa, collo, e schiena reagiscono cercando di compensare questo squilibrio. Questi muscoli si contraggono in maniera anomala e duratura per tutta la giornata, causando mal di testa, dolori cervicali e alla schiena.

I miei denti sono molto usurati, come mai? Come posso intervenire?
Se i denti sono molto usurati è possibile che soffri di bruxismo, digrignamento o serramento dentale, che causano sui denti una usura accentuata e accorciamento degli stessi. Data la gravità e la precocità delle usure dentali occorre intervenire prontamente: si utilizzano i bite, ovvero apparecchi in resina rimovibili, che vengono posizionati fra le arcate dentarie, che evitano danni maggiori.

Patologia Orale

Cosa è l'herpes? Come si cura?
L'herpes labiale è la manifestazione di un'infezione virale che si presenta con vescicole dolenti e localizzate di solito alle labbra. Il virus viene trasmesso con il contatto e una volta penetrato nell'organismo vi resta per tutta la vita, nella maggior parte dei casi in forma latente. In alcune condizioni come forti stress, abbassamento delle difese immunitarie, disordini immunitari il virus può manifestarsi e causare la comparsa delle vescicole. Il trattamento consiste nell'utilizzo di antivirali, che contrastano la replicazione del virus.

 

Cosa è la candidosi? Come si cura?
La candidosi si presenta nella maggior parte dei casi con delle placche bianche dall'aspetto cremoso localizzate all'interno della bocca o sulle labbra e rappresenta un' infezione del cavo orale causata da miceti. Questi microorganismi fanno fisiologicamente parte della normale flora batterica orale, ma in alcune condizioni come forti stress, abbassamento delle difese immunitarie, cattiva igiene orale, disordini immunitari possono replicarsi in maniera più veloce e determinare la Candidosi. Il trattamento consiste nell'utilizzo di antimicotici, che combattono la crescita di questi microorganismi.

Ho notato la presenza di macchie e tumefazioni all'interno della bocca che prima non c'erano, cosa può essere?
La comparsa di macchie e/o tumefazioni all'interno della bocca può essere indice di una patologia orale in atto. E' opportuno effettuare rapidamente una visita per valutarne la natura e capire se si tratta di semplici infezioni, di malattie su base immunitario o di malattie di tipo canceroso.

Cosa sono le afte? Come si curano?
Le afte sono delle vescicole di forma tondeggiante e molto dolorose che si presentano all'interno della bocca. Compaiono generalmente durante forti periodi di stress e possono essere associati a continui traumatismi, come morsi accidentali, bordi taglienti di otturazioni o di protesi, spazzolamento troppo forte, a patologie come celiachia, morbo di Crohn, o al consumo di alimenti acidi o speziati. Nonostante siano molto frequenti, non è ancora ben chiara qual è la causa scatenante e quindi non è disponibile un trattamento che ne possa causare la scomparsa. L'unico rimedio consiste nell'applicazione di gel per ridurre il dolore e per favorire la guarigione spontanea, che generalmente si verifica in 7-10 giorni.

Come si presenta una cancerosi orale? Quali sono i fattori che ne favoriscono l'insorgenza?
La cancerosi orale può presentarsi con diversi aspetti. La presenza di tumefazioni persistenti, macchie bianche o rosse che non si risolvono, ulcere che non si rimarginano possono essere la manifestazione di lesioni pre-tumorali e/o tumorali. I fattori che ne favoriscono l'insorgenza sono il fumo, l'alcolismo e i continui traumatismi. I fumatori e chi fa costante uso di alcool hanno una probabilità 50 volte superiore di presentare cancro orale rispetto a chi non fuma e non beve.